La mammografia è un esame che rileva anomalie del tessuto mammario, ma svolge soprattutto un ruolo di prevenzione. Ecco come si esegue, quando farla e i costi.
La mammografia è uno specifico esame radiografico di fondamentale importanza per la salute della donna. Non solo viene fatta per indagare eventuali anomalie del tessuto mammario già individuate a un primo controllo, ma è soprattutto uno straordinario strumento di prevenzione del tumore al seno. Ecco dunque nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sulla mammografia.
Cos’è la mammografia?
Come anticipato, si tratta di un esame radiografico che permette, attraverso i raggi X, di esaminare il tessuto mammario e rilevare eventuali alterazioni o anomalie non riscontrabili con la normale ecografia mammaria o con l’autopalpazione.
Questo tipo di esame si divide in:
– mammografia clinica o diagnostica, effettuata per diagnosticare la natura benigna o maligna di un nodulo o un’anomalia riscontrata dal medico o dalla paziente
– mammografia di screening, l’esame di prevenzione a cui si deve sottoporre ogni donna a partire da una data età per escludere patologie in corso.
Come si esegue e quanto dura la mammografia
Di norma, un tecnico radiologo posiziona il seno della paziente su una piattaforma del macchinario apposito, detto unità mammografia, e va a comprimerlo gradualmente con una paletta di plastica trasparente.
L’operazione di compressione, che può generare un po’ di dolore solo per il tempo dell’esame, è fondamentale perché consente di far vedere meglio il tessuto nella sua interezza, esponendolo a una minore quantità di raggi X e garantendo una maggiore qualità delle immagini.
La mammografia di screening prevede due inquadrature, una in direzione testa-piedi, l’altra laterale, e ha una durata complessiva di 5-10 minuti.
Discorso leggermene diverso per la mammografia clinica, dove, si richiede spesso un numero maggiore di inquadrature, proprio per effettuare un’analisi più approfondita. Quest’ultima è spesso associata alla visita enologica e all’ecografia, e necessita la presenza del medico.
Mammografia, quando farla?
Di norma è bene eseguire la mammografia clinica quando si è in presenza di anomalie della mammella, rilevate dalla donna stessa o dal medico, per capire la natura delle stesse.
La mammografia di screening, eseguita per la prevenzione del cancro al seno, deve essere fatta con cadenza biennale in donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Alcune istituzioni raccomandano di iniziare anche a partire dai 40 anni, ma al di sotto dei 50 anni, essendo la mammella più densa e quindi meno penetrabile dai raggi X, l’esame risulta meno attendibile e pertanto meno indicato.
Sarebbe meglio eseguire l’esame nella prima parte del ciclo mestruale, ossia quando la tensione della ghiandola mammaria e la sua densità sono minori; inoltre in questo periodo vi è certezza di non essere incinta. I raggi X infatti, sebbene a bassissimo dosaggio, sono rischiosi per il feto, specie nei primissimi mesi della gravidanza.
Mammografia gratuita: da che età?
La mammografia è gratuita per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, e l’invito allo screening preventivo viene spedito a casa dalla ASL di appartenenza. Viene effettuata ogni due anni e in questo caso, non richiede l’impegnativa del medico curante.
Per le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni, è gratuita solo se non è stata effettuata nei due anni precedenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
I costi della mammografia bilaterale e digitale
Sotto i 45 anni invece, l’esame è a pagamento, e può essere fatto privatamente o tramite Servizio sanitario Nazionale, previa impegnativa del medico curante. La mammografia bilaterale, se effettuata con il SSN, costa all’incirca 30 euro. I costi dell’esame privato variano invece dai 60 ai 120 euro.
Negli ultimi anni, sono state perfezionate le mammografie digitali o in 3D, specifici macchinari in grado di analizzare con maggiore precisione la struttura più denso del seno attraverso la tomosintesi.
Il costo di questo esame nelle strutture pubbliche risulta uguale a quello della mammografia bilaterale, quindi all’incirca 30 euro; si tratta però di apparecchiature che non hanno tutte le strutture.
Negli studi privati, e non in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, i costi salgono un po’, arrivando tra i 90 e 100 euro.